Link ai capitoli
1° – 2° – 3° – 4° – 5° – 6° – 7° – 8° – 9° – 10° – 11° – 12° – 13° – 14° – 15°
Libro “Il Senso Religioso” di don Luigi Giussani

2° cap. SECONDA PREMESSA: RAGIONEVOLEZZA (17)
Links ai singoli paragrafi
- Ragionevolezza: esigenza strutturale dell’uomo
- Uso riduttivo della ragione
- Diversità di procedimenti
- Un procedimento particolarmente importante
- Un’applicazione del metodo della certezza morale: la fede
La ragionevolezza coincide con l’attuarsi del valore della ragione nell’agire.
Per ragione intendo il fattore distintivo di quel livello della natura che chiamiamo uomo, e cioè la capacità di rendersi conto del reale secondo la totalità dei suoi fattori.
RAGIONEVOLEZZA in:
1. Ragionevolezza : esigenza strutturale dell’uomo (17)
Nell’esperienza il “ragionevole” a noi appare tale, quando l’atteggiamento dell’uomo si palesa con delle ragioni adeguate (esempio del megafono a pag. 18).
Se la ragione è rendersi conto della realtà, tale rapporto conoscitivo con il reale si deve sviluppare in modo ragionevole.
Ed è ragionevole quando i passi per quel rapporto sono determinati da motivi adeguati.
E’ questo il corrispettivo dal punto di vista del soggetto di quanto abbiamo detto prima a proposito dell’oggetto, e cioè che quest’ultimo determina il metodo.
Qui possiamo dire che è la natura del soggetto a determinare le modalità con cui questo metodo viene usato.
E la natura del soggetto è di avere la ragione.
RAGIONE in:
- All’origine della pretesa cristiana
- Perché la Chiesa
- Si può vivere così?
- Si può (veramente?!) vivere così?
- Il rischio educativo
2. Uso riduttivo della ragione (19)
E’ importante non ridurre l’ambito della ragionevolezza.
- Spesso il razionale viene identificato con il dimostrabile nel senso stretto della parola. La capacità di dimostrare è un aspetto della ragionevolezza, ma il ragionevole non è la capacità di dimostrare. Questo non esaurisce il ragionevole perché proprio gli aspetti originali più interessanti della realtà non sono dimostrabili. L’uomo non può dimostrare, per esempio, come esistano le cose, e la risposta all’interrogativo sul come le cose esistano è sommamente interessante.
- Il ragionevole neppure s’identifica con il “logico”. La logica è un ideale di coerenza. Ipotizzate delle premesse, svolgetele coerentemente e avrete una “logica”. Se le premesse sono errate, la logica perfetta dà un risultato sbagliato.
Il problema davvero interessante per l’uomo, non è la logica o la dimostrazione, ma aderire alla realtà, rendersi conto della realtà.
ADERIRE in:
È dunque una cogenza non una coerenza.
Che una madre voglia bene al figlio non costituisce il termine di un problema logico: è una evidenza, o una certezza, una proposta della realtà la cui esistenza è cogente ammettere.
La capacità di logica, di coerenza, di dimostrazione non sono altro che strumenti della ragionevolezza, strumenti al servizio di una mano più grande, dell’ampiezza di un «cuore» che li utilizza.
Nota bene. Mi preme puntare l’attenzione più sul termine «ragionevole» che sul termine «ragione».
Infatti anche quest’ultima, questa capacità di rendersi conto della realtà, può essere usata in modo irragionevole, cioè senza motivi adeguati.
(a pagina 21 il racconto del primo giorno di scuola utile a comprendere il concetto di ragione di don Giussani)
Per me la ragione è apertura alla realtà, capacità di afferrarla e affermarla nella totalità dei suoi fattori.
Per il professore (del racconto) ragione è «misura» delle cose, fenomeno che si avvera quando c’è una diretta dimostrabilità.
EVIDENZA in:
3. Diversità di procedimenti (23)
A) Se io dico: (a+b) (a-b) = a2 – b2.[…], io affermo un valore algebrico o matematico, un valore cioè che appartiene al campo delle verità matematiche.
B) L’acqua è H2O: non instauro un procedimento come in matematica: prendo un alambicco e raccolgo l’esito della distillazione.
C) «La donna di fronte all’uomo che diritti ha?» un essere umano ha certi diritti, la donna è un essere umano, dunque ha gli stessi diritti dell’uomo.
Non mi sono fermato a costruire e risolvere formule matematiche per capire che la donna ha gli stessi diritti dell’uomo; non ho messo la donna sotto un alambicco.
Metodo è una parola derivata dal greco; dal latino si direbbe «procedimento».
È attraverso un procedimento che arrivo a conoscere l’oggetto.
Allora la ragione, come capacità di rendersi conto del reale o dei valori, cioè del reale in quanto entra nell’orizzonte umano, per conoscere certi valori o tipi di verità segue un metodo, e per altri valori o realtà segue altri metodi.
La ragione affronta l’oggetto secondo passi o motivi adeguati, sviluppando cammini diversi secondo l’oggetto (il metodo è imposto dall’oggetto!).
La ragione così non è anchilosata, non è rattrappita come l’ha immaginata tanta filosofia moderna che l’ha ridotta a una sola mossa, la «logica», o a un tipo di fenomeno solo, una certa «capacità di dimostrazione empirica».
Così l’uso della ragione è una flessione della capacità che l’uomo ha di conoscere, la quale implica diversi metodi, o procedimenti, o processi, secondo il tipo degli oggetti; non ha un metodo unico, è polivalente, ricca, agile e mobile.
METODO in:
- All’origine della pretesa cristiana
- Perché la Chiesa
- Si può vivere così?
- Si può (veramente?!) vivere così?
- Il rischio educativo
4. Un procedimento particolarmente importante (24)
«Mia madre è una donna che mi vuole bene»: di questo sono certo come della luce del sole, anzi più del fatto che la terra gira intorno al sole, nel senso che mi interessa di più, è più importante per la mia vita.
È più importante per la mia percezione del reale, per il mio rapporto con il destino che questa donna mi voglia bene, che non che la terra giri intorno al sole.
Vi sono delle realtà e dei valori la cui conoscenza non rientra nei tre metodi che sono stati menzionati.
Sono i valori che riguardano l’umano comportamento, non nel suo aspetto meccanico, identificabile con la psicologia e sociologia, ma nel suo aspetto di significato.
VALORE in:
Se tu ti puoi fidare di quell’uomo o no; fino a qual punto gli puoi far credito; che cosa vuoi valorizzare di un altro.
Se la tal persona è leale o no: la conoscenza certa di questi valori non si può raggiungere con i metodi di cui abbiamo parlato.
Eppure nessuno può negare che possa essere ragionevole una certezza acquisita al riguardo.
Nella scoperta di verità e certezze sul comportamento umano la ragione deve essere usata in modo diverso, altrimenti non è più ragionevole: ad esempio, pretendere definire l’umano comportamento attraverso un metodo scientifico non sarebbe un processo adeguato.
Uno potrebbe benissimo vivere senza filosofia, senza sapere che la terra gira intorno al sole:
l’uomo non può vivere senza certezze morali. Senza poter dare giudizi di certezza sul comportamento che l’altro ha verso di lui, l’uomo non può vivere.
CERTEZZA in:
- All’origine della pretesa cristiana
- Perché la Chiesa
- Si può vivere così?
- Si può (veramente?!) vivere così?
- Il rischio educativo
In natura per farci cogliere le certezze dei rapporti ci è stato dato un metodo velocissimo, quasi più una intuizione che un processo.
Un metodo porta certezza matematica, un metodo porta certezza scientifica, un metodo certezze filosofiche; il quarto metodo porta a certezze sull’umano comportamento, certezze «morali».
Il metodo con cui capisco che mia madre mi vuole bene, attraverso cui sono certo che molti mi sono amici, non è fissato come unico senso ragionevole, ma è intuito dall’intelligenza come unico senso ragionevole, unico motivo adeguato, per spiegare la convergenza di determinati «segni».
Moltiplicate indefinitamente questi segni, a centinaia, a migliaia: il punto del loro senso adeguato è che mia madre mi vuole bene.
La dimostrazione per una certezza morale è un complesso di indizi il cui unico senso adeguato, il cui unico motivo adeguato, la cui unica lettura adeguata è quella certezza.
Si chiama non solo certezza morale, ma anche certezza esistenziale perché è legata al momento in cui tu leggi il fenomeno, cioè intuisci l’insieme dei segni.
Due rilievi importanti:
PRIMO. io sarò tanto più abilitato ad aver certezza su di te, quanto più sto attento alla tua vita, cioè condivido la tua vita.
IN QUESTA MISURA I SEGNI SI MOLTIPLICANO.
SECONDO. Quanto più uno è potentemente uomo, tanto più è capace da pochi indizi di raggiungere certezze sull’altro.
Quanto più uno è potente come umanità tanto più ha la capacità di percepire con certezza.
È come se l’uomo facesse un paragone veloce con se stesso, con la propria esperienza elementare, con il proprio cuore e dicesse: «fino a qui corrisponde, e perciò è vero, e mi posso fidare. »
SEGNO in:
5. Una applicazione della certezza morale: la fede (29)
Che cosa è la fede ? È aderire a quello che afferma un altro.
FEDE in:
- All’origine della pretesa cristiana
- Perché la Chiesa
- Si può vivere così?
- Si può veramente vivere così?
- Il rischio educativo
Ciò può essere irragionevole se non ci sono motivi adeguati, è ragionevole se ci sono.
(Addirittura) Se io ho raggiunto la certezza che una persona sa quel che dice e non mi inganna, allora ripetere con certezza ciò che essa dice con certezza è coerenza con me stesso.
Senza il metodo di conoscenza della fede non si sarebbe sviluppo umano
Se l’unica ragionevolezza fosse nella evidenza immediata o personalmente dimostrata, l’uomo non potrebbe più procedere, perché ognuno dovrebbe rifare tutti i processi da capo, saremmo sempre dei trogloditi.
In questo senso il problema della certezza morale è il problema capitale della vita come esistenza, ma attraverso essa anche della vita come civiltà e cultura [da «Si può vivere così?» “cultura“], perché tutto il prodotto degli altri metodi diventa base per uno slancio nuovo solo in forza di questo quarto metodo.
CULTURA in:
La nostra vita è fatta di questo tipo di ragionevolezza.
Parlo della nostra vita più interessante, quella dei rapporti, ma anche alla fin fine quella dei rapporti che stabiliscono la storia e attraverso i quali si tramandano i reperti anche delle scoperte fatte con altri metodi.
RAPPORTO in:
Segue capitolo 3: « Incidenza della moralità nella dinamica del conoscere»
autore – felino.tassi@gmail.com
