
3° Cap. LA STRUTTURA DELL’ESPERIENZA (126)
Links ai titoli e sottotitoli
- L’esperienza come sviluppo della persona
- La natura come luogo dell’esperienza
- L’errore dell’esperienza umana
- Il mistero di Dio rivelato nell’esperienza umana
- L’esperienza cristiana
1 – L’esperienza come sviluppo della persona
La persona prima non esisteva: perciò quello che la costituisce è un dato, un prodotto d’altro.
a) – Ciò che caratterizza l’esperienza è il capire una cosa, lo scoprirne il senso.
L’esperienza quindi implica intelligenza del senso delle cose.
E il senso di una cosa si scopre nella sua connessione con il resto, perciò esperienza significa scoprire a che una determinata cosa serva per ili mondo.
b) – Ma il senso di una cosa non lo creiamo noi: la connessione che la lega a tutte le cose è oggettiva.
L’esperienza vera mobilita e incrementa la nostra capacità di aderire, la nostra capacità di amare.
La vera esperienza immerge nel ritmo reale, e fa tendere irresistibilmente a una unificazione fino all’ultimo aspetto delle cose, cioè fino al significato vero ed esauriente di una cosa.
2 – La natura come luogo dell’esperienza (128)
La caratteristica della natura è quella di costituire una trama organica e gerarchica che solleciti l’esigenza di unità immanente ad ogni persona (e che) trova corrispondenza nell’affermazione di Dio.
Dio è esattamente il significato unitario cui la natura nella sua obiettiva organicità richiama l’umana coscienza.
3 – L’errore dell’esperienza umana (128)
Ma l’esigenza di unità – anima della vita cosciente della persona – deve lottare contro forze di divisione anch’esse presenti nell’uomo; forze che lo inclinano a non considerare la connessione obiettiva e a frantumare l’organicità della trama naturale, isolandone i singoli aspetti.
L'isolare un singolo rapporto tende inevitabilmente ad assolutizzarlo.
4 – Il mistero di Dio rivelato nell’esperienza umana (129)
L’eccezionalità di Cristo sta nel fatto che costituisce la presenza fisica del significato ultimo nella storia.
Non c’è esauriente esperienza umana se non è valorizzazione – consapevole o no – del rapporto con questo fatto che è l’uomo-Cristo.
Il rapporto obiettivo che incrementa l’umana persona non ha più soltanto come luogo la natura, ma anche un luogo «soprannaturale»: la storia di questo luogo si chiama Chiesa («Corpo mistico di Cristo»)
5 – L’esperienza cristiana (130)
L’esperienza cristiana ed ecclesiale emerge come unità d’atto vitale in 3 fattori:
a) L’incontro
L‘incontro con un fatto obiettivo originalmente indipendente dalla persona che l’esperienza compie.
Non esiste versione dell’esperienza cristiana, per quanto interiore, che non implichi almeno ultimamente questo incontro con la comunità e questo riferimento all’autorità.
b) Grazia della fede
Il potere di percepire adeguatamente il significato di quell’incontro.
Lo stesso gesto con cui Dio si rende presente all’uomo nell’avvenimento cristiano esalta anche la capacità conoscitiva della coscienza, adegua l’acume dello sguardo umano alla realtà eccezionale a cui lo provoca.
Si chiama grazia della fede.
c) Coscienza della corrispondenza
tra il significato del FATTO in cui ci si imbatte e il significato della propria esistenza, fra la realtà cristiana ed ecclesiale e la propria persona, fra l’incontro e il proprio destino.
È la coscienza di tale corrispondenza che verifica quella crescita di sé essenziale al fenomeno dell’esperienza.
È in questa verifica che si dimostra l’umana libertà: perché la registrazione e il riconoscimento della corrispondenza esaltante tra il mistero presente e il proprio dinamismo di uomo non possono avvenire se non nella misura in cui è presente e viva quella accettazione della propria fondamentale dipendenza dal proprio «essere fatti», nella quale consiste la semplicità, la «purità di cuore», la «povertà dello spirito».
Tutto il dramma della libertà è in questa “povertà di spirito”: ed è un dramma tanto profondo da accadere quasi furtivo.
Indice linkato dei capitoli
La video conferenza inizia al decimo minuto

Don Carrón risponde alle domande di insegnanti e genitori che presentano esperienze in ambito educativo
