Capitolo 39
“Ricordati che io ho ubbidito, ho sempre ubbidito”
La morte e il funerale (2005)
1165
«L’unica gioia al mondo è cominciare. È bello vivere perché vivere è cominciare, sempre, ad ogni istante».
cesare pavese
È sorprendente pensare come don Giussani si senta descritto da queste parole dello scrittore: all’età di 82 anni, allo stremo delle forze e limitato nei movimenti, il pensiero del Natale rinnova in lui la coscienza che la vita è bella perché ogni momento è un inizio, sempre e comunque.
1165
Giuss
«Che cos’è il Natale? Natale è l’amore di Cristo all’uomo. L’Essere nuovo entra ne mondo».
1166
«L’impossibile, cioè il Mistero, è immeritato all’uomo» .
MUORE IL 22/2/05
1188
OMELIA DI RATZINGER
1193
Carròn:
«Che il senso della vita, dei rapporti più significativi, del tempo e dello spazio, della creatività e del riposo passi e si comunichi attraverso la carne, qualcosa che muore, risulta certamente scandaloso ai sapienti di questo mondo.
È invece un segno della misericordia infinita del Padre che per farsi conoscere e accettare dall’uomo, e così salvarlo, suscita per la forza vivificante dello Spirito Santo una preferenza, un carisma, così potentemente affascinante da ottenere la adesione a Cristo.
Questo è il realizzarsi più capillare del metodo dell’Incarnazione. Solo il Mistero diventato presenza AFFETTIVAMENTE attraente può dare all’uomo la chiarezza e l’energia affettiva adeguata per accoglierlo.
Questo metodo implica il rinnovarsi dello stupore davanti all’iniziativa di un altro.
Per questo, come ci ha insegnato sempre don Giussani, la nostra è una compagnia guidata al destino dentro al grande alveo della vita della Chiesa.
L’unità tra noi è il dono più prezioso che nasce dall’accogliere questa iniziativa».
1195
Carròn:
«Don Giussani ci ha trascinati tutti con lui, facendoci sperimentare in modo reale cosa è veramente Cristo: è stato proprio lui, è stato nella convivenza con lui, nella condivisione della vita con lui, che Cristo ha commosso fino al midollo la nostra vita, portandovi una intensità che mai avremmo pensato».
